Luca Atzori Iperrealismo magico 2020 - Cantautoriale, Demenziale, Spoken word

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Un esperimento molto interessante

Atzori Luca mica è uno qualunque. Uno che nella sua vita ha fondato quella meraviglia assoluta del Torino Mad Pride  (movimento che difende i diritti delle persone con disturbi psichici) e autore di libri davvero molto interessanti, è chiaro e evidente che (anche) quando si mette a fare musica non lo fa per caso. E infatti questo "Iperrealismo magico" è un disco che non ci ha proprio lasciato indifferenti. Partiamo dal primo tratto, evidente e luminoso come la stella del mattino: il livello della scrittura di Atzori è semplicemente somma. Un cantautorato ricchissimo di sfaccettature, sfumature espressive e virgole e parentesi dell'animo. Prosa lirica e sonora, insomma. 

Grazie a una gamma di colori che vanno dal cupo della notte all'iridescenza di un sole che esplode, il torinese ci accompagna per canzoni come "Natura" che sono sì "spoken words" ma anche ballad più o meno intense, che ricordano molto da vicini esperimenti quali "Altai" dei Wu Ming per intenderci.

Va detto che, all'incirca dieci anni fa, forse qualcosa di più, in Italia non era così difficile imbattersi in album del genere anche sulla scia del successo e del segno lasciato dai lavori de Il Teatro degli Orrori. Poi un po' tutto si è perso, il pop è tornato, come la marea, a coprire tutto e sulla spiaggia, ovviamente deturpata, sono rimasti solo detriti e un sacco di sporcizia. Ecco, oggi,  un pezzo come "Pinocchio" è, concretamente, ecologia sonora e musicale. Bravo Luca! 

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La recensione Iperrealismo magico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-10 09:36:24

COMMENTI (1)

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  • Calvincasch 3 anni fa Rispondi

    Sinceramente un tipo di musica che non appassiona, sperimentale forse , mah