Quattro brani di elettronica dark ambient per leggere l'ultimo anno attraverso l'Alchimia
Se il Covid-19 fosse un virus frutto di alchimia, l'ultimo anno vissuto dal mondo sarebbe una lunga fase di Nigredo, cioè il momento cruciale in cui gli elementi della Terra vanno in putrefazione e danno inizio al percorso che conduce l'alchimista alla creazione della Pietra filosofale ("Youngness is the Fire of Nigredo"). Per realizzare questa "Grande Opera" e portare a termine il viaggio che traghetterà le anime degli esseri umani dal buio alla luce, bisogna sposare la scienza e la sapienza ("White Sophia in the Bridal Chamber") e comprendere il cuore dell'esistenza che sta andando "in malora" ("At the red core of becoming"), fino al sacrificio finale ("The Sacrifice of Fire of the Cosmic Female").
I quattro brani dell'album "Aion" del compositore siciliano NCT333, attivo da circa 20 anni, sono pervasi da un'elettronica dark ambient con sfumature industriali, fatta di attese e suspense, attraversata da voci e rumori taglienti. Il disco è stato prodotto nella primavera del 2020, che era sicuramente primavera delle stagioni ma non era certamente primavera dell'umanità, immobilizzata dal Coronavirus in ogni angolo del pianeta. Le tracce, come tutta la produzione dell'autore, hanno riferimenti "metafisici" all'esoterismo, all'apocalisse e alle tradizioni ascetiche d'oriente e d'occidente: forse potrebbero essere accompagnate da racconti, testuali o verbali, che attraverso una narrazione permettano di godere maggiormente anche di ciascun risvolto musicale. In questo caso si tratterebbe quindi di "svelare" meglio il contesto della storia, le tappe dell'Ars Regia e i richiami all'Alchimia. Sarebbe inoltre un modo per rendere l'album accessibile a più persone e non solo a un pubblico di "cybernetici miliziani dello spirito".
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La recensione Aion di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-17 21:19:42
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