Adversam Black Diamond Gates 1998 - Rock

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Non sembra più un'ipotesi.

Non sembra più un'ipotesi. La scena estrema torinese ritorna a farsi sentire, più forte e fresca che mai. Dopo i fasti degli anni '80 tutto pareva finito. Ma è bastato aspettare un po' ed ecco che i figli dell'Oscura e Misteriosa Torino tornano alla carica. Come sempre, ciò che giunge da qui incarna le espressioni estreme della musica e del pensiero, poiché dopo gli eccessi thrash, hardcore e sperimentali dei già ricordati anni '80, Torino si risveglia capitale (o aspirante tale) del Verbo Nero: il Black Metal. Genere controverso, denso e carico, pronto ad affascinare e catturare senza via di ritorno oppure a lasciare perplessi. In ogni caso, a destare emozioni forti.

Ci troviamo oggi a recensire il primo demo di un gruppo decisamente promettente e dal carattere marcato. Gli Adversam, già sulla scena da qualche anno, trovano una definitiva collocazione nel 1997. Dopo l'ingresso del cantante Atratus (già nei Tronus Abyss, col nome di Astarte) e il riarrangiamento di alcuni brani, entrano in studio a dicembre per registrare questo professional-demo che ha visto l'ingresso nei negozi specializzati a febbraio. La proposta degli Adversam è un black metal oscuro, marcatamente Satanista, composto con originalità ed eseguito con perizia da questo quintetto torinese. Non ci troviamo al cospetto né dell'ennesimo clone del filone sinfonico né di una copia di Dark Throne e simili: in "The Black Diamond Gates" viene certamente in superficie un discorso carico di influenze svariate e di citazioni colte, ma perfettamente rivisitate e ricreate in chiave personale.

Il demo è composto da quattro brani, due dei quali con testo in italiano e latino, fatto che incuriosisce e che regala sicuramente punti a questo lavoro. Si inizia con la "title track", notevole condensato di ciò che gli Adversam svilupperanno in seguito. Segue "Prima preghiera", che vanta il testo di... Cornelio Agrippa! Brano, questo, più "contemplativo" e oscuro, che chiude anche il primo lato. La seconda facciata è aperta dal mio brano preferito, "Spirito". Tirato ma con vari spunti riflessivi è, a mio parere, difficilmente trascurabile. Chiude il demo "Lucifer Crowned Avenger, Conqueror", che inganna l'ascoltatore con un ingresso melodico che si stempera presto nel buoi totale e furioso del resto del brano.

La produzione è molto buona, così come il livello strumentale e compositivo, anche se una pecca non manca. La tastiera, infatti, non è propriamente incisiva a livello compositivo e per questo, spesso, risulta ingombrante o superflua; ma questa è comunque l'unica critica che mi sento di muovere a questo demotape. Decorazione sul campo, invece, al batterista Arioch: uno stile veramente invidiabile. Gli Adversam apriranno -insieme ai Kephra- per i grandiosi Immortal in quel di Ponderano, al Babylonia, e questo contribuirà a farli conoscere al pubblico, che non credo trascurerà questa promettente band torinese.

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La recensione Black Diamond Gates di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00

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