Merce Vivo Laportasiaprìconmoltorumore 2006 - Folk, Etnico, Alternativo

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Merçe Vivo nasce a Torino nel 2006. Nella Torino degli Scat e dell'improvvisazione contaminata. Merçe vivo brucia di un materiale umano spigoloso. Materiale umano che deve rivendicare qualcosa come se stesso. Post-rock dalle punte sfibrate che s'avvita in note nu-jazz di prepotente sax. Pathos ed incursioni noise risalgono le onde a braccetto, e spalancano la porta. "Laportasiaprìconmoltorumore".

Feedback che somministrano botte di lucidità. A tratti accendono uno screamo 'urlo e reclamo' di grande efficacia comunicativa che mi ricorda "Le Grand Incendie" dei Noir Desir. A tratti i brani ipnotizzano come cantici d'amore o d'esistenza, e mi salta in mente "Fleurs" di Battiato, ardente di filosofia. La voce è Lukasz Mrozinski. Strana aulicità nelle parole recitate, striature profonde, come di una terra perduta, splendiferano una specie di personale verità. "La mia diversità una scheggia livida dentro l'occhio che ricorda, affogare nella nebbia, dentro lei". Il sax di Eros Guggia più Mister Hyde che Dottor Jekyll digita assennati e schizofrenici antri hardcore. Barrisce nitrisce spargendo una brillantina di sapore folk. Da leggero accompagnamento diventa vivo dotato di reazione e passione come il sax di Ulrich Krieger.

Con i Merçe Vivo viene quasi da parlare in francese (sarà la cediglia), o di Kusturica e di gitani, perché sono invischiati di un'aria vaga di multietnicità e nomadismo. Chiamarla universalità sarebbe azzardato, o precoce. Questo è solo il primo Ep. Di Merçe Vivo ne vogliamo di più.

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La recensione Laportasiaprìconmoltorumore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-26 00:00:00

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