Sparkle in Grey A Quiet Place 2008 - Strumentale, Glitch, Post-Rock

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Un lavoro intenso e riuscito questo degli Sparkle in Grey, ispirata quanto dolce opera ben registrata con l’aiuto di Giuseppe Ielasi e prodotta dalla Disaster By Choice di Salvo Pinzone. Il quartetto lombardo apre subito le danze con la lunga “Limpronta”: memorie di certi giochi acquatici dei Tortoise, un tappeto elettronico organico e ben assorbito da una composizione asciutta e minimale. Bellissimo il riff finale di “Goose Game” che innalza il pezzo dai territori elettro-ambientali in cui era coinvolto. Ma è in “A Quit Place” che con l’entrata del basso prima e del violino poi, viene fuori un pezzo nel quale si rinnova la magica ispirazione dei Tuxedomoon nei primissimi anni ‘80.

Nella tenue nenia ripetitiva di “Pim in Delay” si provano anche atmosfere degne dell’estatica lezione narcotica dei Labradford, un’attitudine che recupera certamente anche i suoni del rock tedesco anni ’70, in primis i leggendari Neu!. La chiusura con “Delusion Song” è ancora d’ottimo livello; un pensiero debole con violino, basso e sintetizzatori che ci avvolgono ed ammagliano nel quieto ascoltare. Un disco molto bello, da avere, dei suoni che bisogna ascoltare.

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La recensione A Quiet Place di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-05-30 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • maya 16 anni fa Rispondi

    Sono contenta di leggere una bella recensione di questo album: la merita in pieno!
    :)

    Solo un appunto da correttrice di bozze mancata: quel "A Quit Place" stride anche se la "e" mancante si legge in automatico..


    (Messaggio editato da maya il 08/06/2008 02:10:22)

  • sovietstudio 16 anni fa Rispondi

    Per quello che ho potuto ascoltare dai promo digitali,senza dubbio un ottimo disco.

  • nuciari 16 anni fa Rispondi

    grazie grazie grazie!