Alessandro Del Vescovo Post-moderni 2001 -

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Ci accusano di essere presuntuosi, spocchiosi e cattivi. Spesso veniamo insultati per lo snobismo e la chiusura mentale. Tutti vogliono recensioni costruttive e non stroncature gratuite. E allora stavolta cercherò di essere più costruttivo di un muratore. C'è da scrivere del demo prodotto da Alessandro Del Vescovo. Il suo intento è chiaro: riproporre l'elettropop sintetico degli anni ottanta e mescolarlo con un po' di musica leggera italiana. A priori la cosa potrebbe pure piacermi (a modo suo lo ha fatto anche Tiziano Ferro ed è stato uno spettacolo). Purtroppo il risultato è di quelli che non sai da dove cominciare per spiegare che è davvero tutto da rifare. Ma proprio tutto. Sono realmente in difficoltà nel raccontare queste canzoni. Qui c'è l'esempio della superficialità da italiano medio. Quella banalità inconsapevole che può fare danni. Il lato negativo della cultura nazionalpopolare. A confronto coi testi di questo demo, la rima cuore-amore diventa un verso di Montale. Praticamente Alessandro prova a mescolare Camerini, Battisti, Battiato e Graziani. Ma nominarli in questa recensione vale come una bestemmia. Avevo comunque promesso di essere costruttivo. Ci provo e dico: caro Alessandro, tutto quel che hai fatto è straordinariamente brutto. Nei suoni, nei testi, nelle melodie, nel canto. Nessuno potrà mai negarti il divertimento con la musica, sia esso il karaoke o lo strimpellare una chitarra in spiaggia, ma se vuoi mandare in giro questo demo, sappi che rischi pessime figure e c’è tanto da lavorare. Forse hai solo un modo per migliorare: buttare tutto, dimenticare di averlo fatto e ricominciare da prima di zero. Sono stato costruttivo?

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La recensione Post-moderni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-03-08 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • alexjs 17 anni fa Rispondi

    Grazie per l'incoraggiamento!!!:)