Alisons Assenti da normalità 2007 - Rock

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Non vorrei dare tutte le colpe al cantante, sarebbe ingiusto ed antipatico, ma effettivamente questi Alisons sarebbero anche discreti musicalmente se non fossero penalizzati da un'interpretazione vocale racchiusa in un improbabile quadrilatero Grignani-Nomadi-Verdena-Pelù e da testi che verrebbe da accortocciare il libretto del CD ed usarlo per farci i proiettili di una cerbottana. Ed è un peccato, perchè le strutture musicali hanno alcuni momenti molto interessanti. Canzoni di classica matrice rock che oscillano tra grunge e dark wave anni ottanta, costruite all'interno di ambientazioni scure e primordiali, ma capaci di aprirsi a melodie raffinate, spesso cesellate da ottimi inserti sintetici. Insomma, il tessuto compositivo è abbastanza valido e talvolta suggestivo, qualche idea c'è, la personalità quasi. Purtroppo i testi falliscono completamente, l'interpretazione vocale è pessima (per non dire impresentabile quando entra in scena l'inglese) ed a livello stilistico manca ancora un po' di coraggio. Considerando però che autore, compositore e cantante sono la stessa persona, non resta che consigliare a Francesco Pintaudi una maggiore autocritica per valorizzare gli aspetti migliori degli Alisons. Potrebbe uscirne qualcosa di buono.

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La recensione Assenti da normalità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-08-01 00:00:00

COMMENTI (9)

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  • thevice 17 anni fa Rispondi

    CONSIGLI DELLA SERIE "PRIMI PASSI PER RECENSIRE UN CD":
    Quando non hai una lucida conoscenza dei nomi dei componenti della line up non cimentarti a fare complimenti o critiche al cantante, all'autore, o al compositore... potrebbero essere persone diverse... e potresti farci una figura non proprio carina! :]

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    gli allisons sono "antichi"...
    bastava solo sta parola per recensirli...
    ringraziate quel povero stronzo che ha speso due battute in piu' per voi,ringraziatelo.

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    ma perchè quando si solleva qualche piccolo dubbio sull'operato di un recensore subito salta fuori l'avvocato difensore che fa la frigna?
    ASILO! :=

    ps: gli Alisons non sono male e di certo la voce non è un problema :)

  • faustiko 17 anni fa Rispondi

    hai mai letto qualche recensione di Lester Bangs? en.wikipedia.org/wiki/Leste…



    invece é una bella immagine, tutt'altro che offensiva... é un modo per dire che i testi stampati potrebbero servire a ben altro.
    poi, ovvio, bisogna dotarsi di un po' di sense of humour, e qualche lettura dell'autore che ti citavo non farebbe affatto male... :[



    non cerchiamo la professionalità ma le emozioni... non é detto che le due cose non combacino, ma dipende dai punti di vista...



    se per te siamo "naif", allora siamo ben contenti di esserlo... non credo ci sia bisogno di alcun aggiustamento fin quando le recensioni che scriviamo genereranno dibattiti...

  • jabber27 17 anni fa Rispondi

    Il fatto che sia naturale e ovvio che il percorso che porta a realizzare un cd sia lungo e faticoso non giustifica che il primo arrivato a recensire possa buttarci giù commenti di tale squallore... "testi che verrebbe da accartocciare il libretto.. ..proiettili della cerbottana...".

    Nessuno dice che non si debba affermare che i testi siano penosi, ma neanche Richard Benson lo spiegherebbe in questi termini.
    Sarebbe bastato dire che non sono al livello della parte strumentale, spiegare magari cosa non va in questi (sarebbe stato davvero un lusso), ma dire di accartocciarli, mangiarli, sputarli o cestinarli è davvero OFFENSIVO per chiunque.
    Non c'è un minimo di professionalità nel fare certe affermazioni.


    Ma non c'è nessuno in questa testata che butta un occhio sugli articoli prima di pubblicarli, che gli da un aggiustata, sia nei contenuti che magari anche nella forma evitando figuraccie da prima pagina, come in questo caso?


    Andrea J. Cappello

  • drummo 17 anni fa Rispondi

    Faustiko, io non sono qui assolutamente per polemizzare, se il lavoro piace...bene, se non piace non me ne può fregar di meno. Mi basta avere per qualche giorno il nome del mio gruppo nella home page del sito e non sono qui per criticare niente, la gente può ascoltare i brani sotto la recensione ed è libera di farseli piacere o no.
    Ciao


    Francesco




  • faustiko 17 anni fa Rispondi

    ...che palleee!!! se fare il musicista é un lavoro di merda e, per di più, genera geni incompresi, lassa perde! :=

    realizzare un cd costa fatica? e allora? l'avremmo detto 1000 volte: non per questo guadagni a priori qualche punto affinché se ne parli bene!

  • jabber27 17 anni fa Rispondi

    Scrivere non è per tutti, e tantomeno scrivere di musica.
    Non è detto che tutti noi dobbiamo cimentarci, ci può piacere farlo, è bello ascoltare e commentare, è una cosa che spesso risulta più che naturale, insito nell'uomo il discernere in base ai gusti.

    Ma quando i propri pensieri, poi scritti, devono essere posti all'attenzione di più gente, è bene che si trattino argomentazioni quantomeno valide.


    Tu, Stefano Rocco, sei riuscito a scrivere un articolo che è nella propria forma (o esposizione) di rara banalità, e dai contenuti vaneggianti.

    Un mix letale per qualunque lettore/ascoltatore/appassionato di musica.


    Giuseppe Guarnera, cantante degli Alisons, in arte "Danno", ricopre perfettamente il ruolo di "Leader scenico" degli Alisons.

    Una voce nella Timbrica gradevole, di buona ampiezza tonale, ben modulata ed accompagnata da una gestualità e da una ottima presenza scenica (te lo assicuro essendo stato ad un paio delle loro esibizioni), che lo porta ad essere un cantante completo, anche peccando ancora di una certa inesperienza.
    La sua giovane età e la sua passione per il canto, se supportata dal continuo impegno ed esercizio, lo porteranno di certo ad ottimi livelli.

    Rimanendo perplesso sulle tue considerazioni ti invito ad ascoltare nuovamente, magari con più attenzione, il cd degli Alisons.

    A presto!


    Andrea J. Cappello


    (Messaggio editato da Jabber27 il 01/08/2007 19:45:01)



    (Messaggio editato da Jabber27 il 01/08/2007 19:45:46)

  • drummo 17 anni fa Rispondi

    C'è un errore: autore e compositore sono la stessa persona, cioè io (Francesco Pintaudi), e il cantante è un' altra persona.
    La ringrazio per quello che ha scritto, e ad essere sincero mi aspettavo di peggio visto altre recensioni lette su Rockit. Però c'è un punto che non capisco proprio, quando lei parla di "maggiore autocritica" non capisco cosa c'entri, proprio perchè io sono una persona estremamente autocritica e insicura e in questo cd sia a livello di testi sia a livello di musica non credo di essermi sbilanciato più di tanto.
    Considerando che spesso abbiamo ricevuto più complimenti per la voce del cantante e per i testi, anzi che per la musica, questo mi fa capire che naturalmente è solo una questione di gusti.
    Accetto umilmente le critiche e ringrazio per i complimenti, ad esempio... finalmente qualcuno ha notato del dark wave nella nostra musica.
    Per la cerbottana funzionano meglio le pietruzze, il libretto lo lasci al suo posto che al di la di critiche ed elogi, dietro la realizzazione di un cd c'è sempre un lungo e faticoso lavoro che non tutti riescono a comprendere.
    Spero che con qualche altro ascolto riuscirà ad apprezzare un pò di più il nostro cd, detto questo le auguro buon lavoro ;)


    Francesco by Alisons