PornoElettrika In 4 2008 -

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Questo disco manca di originalità; non di impegno, non di onestà, non di qualità musicale ma di originalità. La musica dei PornoElettrika, il loro pop rock senza troppe pretese, è segnata da una grave dicotomia tra l'esecuzione musicale, sempre accettabile e piuttosto precisa – anche se mai particolarmente entusiasmante – e la scrittura, momento creativo in cui il gruppo sembra evidenziare le sue più gravi lacune.

Probabilmente c'è qualcosina da salvare all'interno di "In 4", ma è comunque troppo poco rispetto al piattume che fa da nota predominante nell'intero lavoro. Tra i rari momenti "ispirati", possiamo segnalare l'attacco a suon di wah wah di "Vetro bagnato" – che rimane uno dei pezzi più riusciti dell'intero album, grazie ad alcuni sapienti cambi di atmosfera che lo caratterizzano – o brani come "Vittima", in cui la chitarra, il basso, la batteria e la voce si intrecciano in maniera fluida ed efficace per tutta la durata della canzone, e la più intimista "Una parola", che esprime con un certo pathos il (condivisibile) disagio dell'individuo di fronte ai mali della società ("Mi tappo le orecchie per non sentire e comincio a star bene").

Ma, in generale, l'aria di già sentito che predomina in questo disco è troppo forte perché non ci si possa annoiare nell'ascoltarlo; un esempio su tutti: l'attacco "punk rock" (alla Blink 182, per capirci) di "Sensazioni" è quanto di più banale una band possa proporre al giorno d'oggi. E questo non è che uno dei tanti esempi possibili: "In 4" è un lavoro troppo scadente, insomma, perché possa suscitare qualche interesse in chi lo ascolta.

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La recensione In 4 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-09-18 00:00:00

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