Stayer Better Days 2008 - Noise, New-Wave, Indie

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Potenza e tanti decibel per questo trio di Udine. Ricordano I Blur di "Song 2" e "Chinese Bombs" ma con un'attitudine molto più rock e cattiva. Passano un po' per tutti i generi, dalla psichedelia di "Words on Paper" alla forte vena elettronica di "Come Clean". Ci buttano dentro anche Ramones ("Machine") e Talking Heads ("Spleen Attack") e spingono ancora più forte sull'acceleratore con "Broken Hands". Come se non bastasse, c'infilano anche il pezzo indie perfetto per Mtv Brand New ("Better Days").

Tutto questo crea confusione, ma stranamente le somiglianze non sono cosi fastidiose, anzi, conferiscono al gruppo una particolarità tutta loro. E di fronte ad un "ritmo 180 bpm che muovi il culo e non pensi a niente" (per dirla alla Tre Allegri Ragazzi Morti) così deliziosamente travolgente e incalzante si possono anche perdonare gli errori e le imperfezioni.

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La recensione Better Days di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-11 00:00:00

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