X Factor: ma alla fine il rap si può interpretare oppure no?

Si scaldano gli animi, giudici contro Mara e un grande dilemma: il rap può essere coverizzato come le altre canzoni?

15/11/2019 - 10:39 Scritto da Simone Stefanini

Quarto live di X Factor e finalmente si vede qualche scintilla tra i giudici dormienti, ma di questo parleremo dopo. Apre l'ologramma di Gianna Nannini ed è subito il momento quando consegni i pacchi a Death Stranding (questa la capiscono solo quelli che hanno giocato compulsivamente alla PS4 questa settimana). Cattelan quest'anno non trova pace a livello cromatico e deve faticare il doppio per giustificare il vestito che gli hanno accollato, che sembra un pigiama per miliardari.

Inizia la gara e Davide Rossi fa Don't Stop Me Now dei Queen. Applausoni, scelta per niente coraggiosa ma tant'è, abbiamo capito che Malika non è in formissima riguardo le assegnazioni. Giordana fa Travis Scott pure bene e autotunata ha il suo perché. L'altra volta qualcuno si è preso la briga di insultarmi perché avrei fatto body shaming nei suoi confronti. Nein. Quando parlo di "improbabile nei panni di una popstar", mi riferisco alle critiche che le sono piovute addosso da parte di Mika, opinione pubblica e addetti ai lavori, figurarsi se c'entra la fisicità. Si parla di attitudine, costumi, scelte, di strada da fare per trovare il modo giusto di mettere la sua voce al servizio del pop. In ogni caso, stavolta la ragazza in versione moderna, come direbbe Sfera, ha spaccato. Ha un inedito di Sia, l'avranno ripetuto almeno 666 volte e alla fine questa cosa ha evocato i Demoni Antichi.

 

I Seawards, foto di Sky
I Seawards, foto di Sky

Ai Sierra toccano i Red Hot Chili Peppers con le loro barre, un po' meh. Nicola Cavallaro ce lo teniamo per dopo, i Booda fanno Milf Money di Fergie con un impianto ritmico emozionante, Eugenio Campagna in arte Comete canta abbastanza bene un pezzo strappacuore come Delicate di Damien Rice (attenzione, potrebbe vincere lui quest'anno), i Seawards fanno abbioccare con un loro inedito, Sofia versione classy gender fluid canta bene Papaoutai di Stromae. Vanno al ballottaggio Giordana e i Seawards, escono questi ultimi per distacco.

Capitolo Nicola Cavallaro: l'ex parà con la voce graffiante fa 90 Minuti di Salmo in modo irreprensibile, quasi Tale e Quale. Il punto però sta proprio lì. Malika fa un discorso lungotto per dire che il rap non si può interpretare, e si becca un milione di fischi. Samuel fa lo stesso discorso e si becca qualche timido applauso, una cosa che Malika farà presente all'Extra Factor e che, effettivamente, ci lascia perplessi. Sfera sta con loro e SPACCA, Mara s'incazza e manda tutti affanculo. A dirla tutta, questa litigata sembra un po' pilotata e infatti risulta il momento più brioso di tutti i live, altrimenti particolarmente soporiferi, visti anche gli ascolti e i commenti social al veleno. Gli autori devono essere usciti dal letargo, stavolta.

Nicola Cavallaro, grab da video di Sky
Nicola Cavallaro, grab da video di Sky

Il dibattito però ci sta: puoi trattare il rap alla stessa stregua di una canzone melodica e ricalcarlo in una cover? O forse, proprio per sua natura, dovresti stravolgerlo, cambiarlo e farlo tuo? Inoltre, il rap può essere fatto dai cantanti normali senza che questi ultimi sembrino Pippo Franco con il chiodo e il cappello al contrario (pioniere assoluto) mentre canta Che fico? Noi ci schieriamo fortemente con Malika: il rap lo fanno i rapper e le cover del rap italiano non andrebbero fatte identiche, altrimenti si va da Carlo Conti e ci si traveste. Tranchant, ma tant'è.

All'Extra Factor ha brillato un duetto tra Chadia e The André, ma di questo parleremo in altra sede. 

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L'articolo X Factor: ma alla fine il rap si può interpretare oppure no? di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2019-11-15 10:39:00

Tag: tv

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