Cosa rischio se vendo un cd della mia band senza bollino SIAE?

Chiedlo all'avvocato: la rubrica di Rockit in cui l'avvocato Simone Aliprandi risponde a dubbi su diritti d'autore e dintorni

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#4 -  Cosa rischio se vendo un cd della mia band senza bollino SIAE?

Ai sensi dell'art. 171 ter della legge 633/41 (ovvero la legge sul diritto d'autore), chiunque, a fini di lucro, detiene per la vendita o la distribuzione, pone in commercio, vende, noleggia, cede a qualsiasi titolo, proietta in pubblico, trasmette a mezzo di radio o televisione con qualsiasi procedimento, supporti contenenti fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive o sequenze di immagini in movimento, per i quali è obbligatoria l'apposizione del contrassegno (comunemente detto “bollino”) da parte della SIAE e lo fa utilizzando supporti privi di tale contrassegno o dotati di contrassegno contraffatto o alterato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 2.582,00 a 15.493,00 Euro se il fatto è commesso per uso non personale. Inoltre, lo stesso articolo, al comma 3, aggiunge che “la pena è diminuita se il fatto è di particolare tenuità”. Dunque, tre sono gli elementi che bisogna prendere in considerazione per comprendere la portata di queste sanzioni: il fine di lucro, l'uso non personale e la tenuità del fatto. E per una definizione di questi tre elementi fondamentali non si può far altro che guardare la giurisprudenza (ovvero i principi interpretativi derivanti dalle sentenze dei giudici).

Avv. Simone Aliprandi


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L'articolo Cosa rischio se vendo un cd della mia band senza bollino SIAE? di Simone Aliprandi è apparso su Rockit.it il 2013-02-13 00:00:00

COMMENTI (11)

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  • tangerine14690 10 anni fa Rispondi

    Chiedo scusa e per quanto riguarda i Creative Commons i bollini che si applicano sia per i diritti d autore che per la divulgazione a scopo commerciale? Che validità hanno a confronto con i bollini siae ? Grazie.

  • me 10 anni fa Rispondi

    Scusate l'eventuale domanda già chiarita, ma nn mi è chiara una cosa: siamo una band, i brani sono scritti da noi, non siamo iscritti alla siae e vorremmo stampare un cd di otto pezzi per venderlo ai nostri concerti. Dobbiamo pagare lo stesso il bollino? Se si, solo quello da 0,07 giusto? Grazie mille per la risposta

  • 105612#roberto.sonzogni 10 anni fa Rispondi

    Ma già non si pagano le tasse alla SIAE su CD e masterizzatori quando si comprano ?
    Bisogna pagare anche quando li usiamo ?

  • simonealiprandi 11 anni fa Rispondi

    attenzione! il bollino SIAE non c'entra nulla con la gestione dei diritti d'autore delle opere contenute nel supporto. è più che altro un controllo relativo al supporto... infatti è il produttore fonografico a chiederlo non gli autori. di conseguenza il bollino va messo anche su cd contenenti opere in pubblico dominio, o addirittura anche su cd contenenti suoni della natura e canti degli uccelli (quelli usati per lo yoga, ad esempio).

  • ciccioformaggio 11 anni fa Rispondi

    grazie dario della spiegazione!

  • DarioEmari 11 anni fa Rispondi

    Rispondo a ciccio formaggio: se stampi un supporto fonografico, che tu lo venda o lo regali, devi sempre applicare il bollino. L'importo per i diritti d'autore che tu, in qualità di produttore della stampa, dovrai pagare è calcolato in base alla presenza di autori dei brani iscritti a una società di gestione dei diritti d'autore. Ti faccio un esempio: se tu stampi un disco dove tutti gli autori dei brani non sono iscritti alla SIAE (ma potrebbe essere anche qualsiasi altra società come l'ASCAP), chiederai i bollini dichiarando, con una liberatoria firmata dagli stessi autori, che nulla dovrai pagare per lo sfruttamento delle registrazioni dei brani. In quel caso corrisponderai soltanto i costi di fabbricazione del bollino stesso (tipo 0,07 centesimi). Se però tra i brani (che siano depositati o meno non fa differenza) ci sono degli autori tutelati, allora dovrai corrispondere i diritti d'autore (in media 0,77 centesimi a copia destinata alla vendita e 0,34 per le copie in omaggio). Il deposito di un brano serve alla SIAE per identificare gli autori a cui dovrà versare l'incasso maturato dall'utilizzo dei diritti del brano stesso. Questo meccanismo vale per tutto il mondo, soltanto che all'estero i produttori conservano la fattura che attesta il pagamento dei diritti d'autore (che servirà poi allo stampatore per procedere alla duplicazione in piena legalità), qui da noi invece dobbiamo pure applicare il bollino su ogni copia. Una volta non esisteva il bollino e la SIAE applicava un timbro sulla copertina di ogni copia stampata o sul centrino in caso di vinile.

  • EliaLeRevenant 11 anni fa Rispondi

    Ah bom. Solo??

  • robaru 11 anni fa Rispondi

    grazie.. :) capito...

  • RadioAtlantide 11 anni fa Rispondi

    esattamente quello che vuole dire, se per esempio duplichi un tuo cd per cederlo ad un tuo amico senza ricavarne un vantaggio economico, allora quella è una riproduzione effettuata ad uso NON personale ma senza il fine lucrativo. E' forse un altro reato ma non quello del 171-ter.
    quando fai un copia detta "privata", al contrario, significa che la fai per te stesso, perchè la userai per tuoi fini personali al posto dell'originale, per non rovinarlo, per esempio. L'esempio è il DJ che si copia un suo disco e lo utilizza nel corso della sua mansione tecnica in una serata dove è stato ingaggiato. La copia creata (il masterizzato per esempio) è riproduzione personale senza uno scopo di lucro e per la quale la legge NON prevede l'apposizione del bollino.

  • robaru 11 anni fa Rispondi

    cosa si intende per uso non personale/personale? :)
    grazie!!