Der Noir Numeri e Figure 2013 - New-Wave, Dark, Alternativo

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I Der Noir come un filtro scuro tra l’occhio e il resto: electrodark, coldwave e colori che virano inevitabilmente in scenari notturni.

Effetto notte, questo produce l’ascolto dei Der Noir, quasi che un filtro scuro si ponesse tra l’occhio e il resto per rendere d’un buio brillante ogni parte del giorno: darkwave asciutta, lineare, con dosi importanti di synth e drum machine che m’immagino a ballare con linee spesse di eyeliner e movimenti minimali a tempo con la strobo (“Sunrise”), c’è la cold scaldata dai fiati di “L’Inganno”, c’è l’alternarsi di inglese e italiano che pare a volte creare distanze imprevedibili.

In brani come “Numeri e Figure” sento il ricordo dei Litfiba, e in tutti gli angoli che si moltiplicano come un caleidoscopio di illusioni fredde, come in un gioco di specchi tra toni di grigio dove le proiezioni infinite di sé non servono a contrastare le paure ma solo ad amplificare le incertezze, ovunque una polvere sottile di anni ottanta mescolata all’attenzione analogica e a un costante approccio gelido, con punte di ghiaccio ipnotico (“Kali Yuga”), come l’intensità di un urlo dritto al cuore, come una corda in perenne tensione.

Il singolo “Carry On” è forse il brano più immediato, quando poi si entra nell’album bisogna scavare, attendere, girare intorno e coprirsi bene, ché si incontrano sfumature, dall’electrodark nerissimo e tagliente (“She’s The Arcane”) giù fino ai dreamy effects di “The Forms” dove si riesce a vedere una luce, l’unico pezzo dove c’è, leggerissima come da una porta socchiusa, come dalla tua bocca che si apre, come un abbraccio sospeso nell’aria che alla fine ti prende e scalda un po’.

I Der Noir confermano appieno la loro attitudine e dimostrano una sorta di visione pura delle cose che permette alla band di superare la definizione di musica derivativa nella sua peggiore accezione grazie a un approccio naturale, mai forzato, quasi non potessero fare altro, a dispetto di molti che ci provano e risultano decisamente rigidi e artefatti: non è da tutti avere imprescindibilmente la capacità di mutare i colori attraverso i suoni, loro ce l’hanno, ed effetto notte sia.

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La recensione Numeri e Figure di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-27 00:00:00

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