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Eua eua et voilà2008 - Punk, Folk

Eua eua et voilà

Teatrali, estroversi e forse un po' bacchettoni gli Eua s'impegnano (e non poco!) a tirar fuori un buon disco da "Eua Eua et Voilà". A cavallo tra un folk improbabile à la Gaber ed il prog-pop di Elio cercano di dissacrare il dissacrabile incastrando rime banali (…fatti la barba Barbara… è oscena) a costo di violentarne la grammatica, in un turbine di freaky pop che alla lente d'ingrandimento potrebbe ricordare qualcosa della musica componibile degli inimitabili Mariposa (ascoltasi all'uopo "Mestre Marghera Borgo Panigale").

A volte le intuizioni sfiorano persino echi di klezmer (Canzone minimalista" è forse tra gli episodi più riusciti) con un'attitudine che vuole essere ora punk, ora rock & roll.

Il disorientamento è a livelli parossistici nel tentativo continuo di mischiare le carte del sacro e del profano, del serio e del faceto e/o demenziale, e inocula nell'ascoltatore quel non so che di happy, propedeutico a staccare la spina.

"Antonella" smorfia un Branduardi che prova una chitarrina in distorsione con punte del genio di Musica Per Bambini. "Ossi in mezzo al buio" fa un ulteriore passo avanti perché riguadagna quella dimensione cantautorale che avevo nel frattempo perso di vista, mentre "Pian piano la vita procede" sale ancora di livello e si guadagna così la palma di miglior pezzo per quest'album.

Canzonette scacciacrisi da cantare a perdifiato magari ad uno dei falò di quest'estate, magari sbronzi e divertiti, magari esclusivamente tra amici.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.