Ma che bomba! Gli Stoner Kebab da Prato sono la dimostrazione lampante della qualità considerevole che contraddistingue il panorama stoner nostrano. "Imber Vulgi" è un unico brano di oltre trenta minuti tempestato di riff doom abnormi, psichedelia liquida e cavalcate desertiche. I riferimenti sono classici, per fare i nomi di alcuni capostipiti direi Electric Wizard, Kyuss, Melvins e Sleep, con una spruzzata di Mastodon che in certi passaggi salta fuori prepotente, soprattutto nel cantato declamatorio e in certi stacchi simil prog. L'atmosfera è densa e fumosa e i suoni talmente spessi da risultare macigni irremovibili, il tutto sormontato da un'impronta sciamanica e allucinata. Siamo al cospetto di una sorta di pioggia cosmica che si abbatte sul terreno di qualche pianeta sconosciuto per poi tramutarsi in una tempesta sonora epica e stordente che spazza via tutto e (ri)crea il deserto, unico redentore.
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