Skyeez
Blindsight 2009 - Pop, Elettronica

Blindsight

Una voce leggiadra, una piuma che ti si posa sui timpani, una farfalla che ti vola nella mente. Elettronica dolce, fatta di tanta melodia e batterie interrotte da cut & paste eleganti. Il primo lavoro di questa giovane ragazza brindisina lascia intravedere i futuri più rosei. Sarà un caso che i due provengano dalla stessa regione, ma l'accostamento a Populous è inevitabile, con l'aggiunta di qualche synth di matrice Wave che la caratterizza e la distingue dal conterraneo. Il pop e l'elettronica sono qui scientemente uniti, mescolati. Un disco pieno di luminosità, che solo raramente viene offuscata da qualche basso più cupo, ma tutto riesce sempre ad avere una coesione tale da non stonare all'udito.

La voce di Francesca è calda e soddisfacente come un thè bevuto in inverno, accogliente come le coperte che proteggono le ossa nelle notti di freddo pungente. Fa distinguere questo progetto da mille altri, da quelli che tentano di avvicinarsi ai suoni Morr Music senza riuscirci. Fondamentale, ad esempio, è l'approccio soul che affiora ogni tanto (vedi "Don't change your mind"), che diviene elemento di personalità forte e al tempo stesso dolce. Perchè Skyeez ci culla come se fossimo neonati in fasce, non eccede mai in sperimentalismi fuoriluogo, costruendo le sue canzoni su una semplicità dagli effetti disarmanti. Pochi i momenti dove questo equilibrio viene rotto da batterie e synth anni 80 (vedi, "Fill-up") ma basta un attimo e tutto torna ad essere lieve, leggero, fantastico, malinconico a tratti. In conclusione: un sogno lucido che attrae, ammalia e soddisfa dal primo all'ultimo brano.

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