B.R. Stylers
Indubstria 2009 -

Indubstria

Qualche giorno fa ho trovato un copia di "Indubstria" nella cassetta della posta. La reazione naturale è stata quello di inserire il cd nella pila degli album da dimenticare, un cumulo di dischi mai ascoltati perché considerati inutili. Ammetto di avere qualche pregiudizio nei confronti del reggae italiano. E ogni volta che leggo la parola " dub" su una produzione nostrana mi viene il latte alle ginocchia. Per cui, al momento di recensire il disco, non ho fatto altro che armarmi delle mie consolidate convinzioni sul fenomeno musicale e aprire siti web a caso con spazi dedicati all'ultimo lavoro della formazione di Pordenone. Ho scoperto che tutti quanti ne parlavano benissimo, ho fatto uno sforzo spinto dalla curiosità e ho ficcato il cd nello stereo. Devo ammettere che averli snobbati per nove lunghi anni è stato un errore: i 5 friulani sanno bene quello che stanno facendo e "Indubstria" è in definitiva un lavoro di alto livello: reggae dub potente, lisergico e massicciamente influenzato dalla scena inglese. La bella voce di Michela Grena e i testi scritti rigorosamente in inglese completano un progetto di respiro internazionale. Ogni tanto il cantato di Michela suona un po' strano ma non sono ancora riuscito a capire se il problema sia la pronuncia o la costruzione della melodia. Ma chi se ne fotte in fondo, è giusto per essere pignoli. E se riuscirò a capire cosa non mi convince ve lo rivelerò in una delle prossime puntate. In quella corrente mi limito solo a consigliarvi di dare un ascolto alle 17 tracce (9 pezzi più 8 dub version) che compongono il quarto cd dei B.R. Stylers: i ragazzi suonano davvero con stile e passione e se vi calate nella giusta atmosfera vi sembrerà di essere in un fumoso club londinese. E magari, dopo esservi goduti per intero "Indubstria", potrete aiutarmi a ritrovare il sonno perduto pensando a quale sia il particolare nel cantato che continua a lasciarmi perplesso.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.