Pornoriviste
Codice a Sbarre 2001 - Rock, Punk

Codice a Sbarre

Il retrocd e i colori del booklet sembrano presi pari pari dall’ultima Rockit fanza #11 (e già questo ne farebbe un oggettino interessante…), quello che davvero conta è che dentro “Codice a Sbarre” scorre sostanza a litri e ad alto tasso punk: musicalmente + pompato e massiccio, + “denso” se paragonato a certa leggerezza di fondo del disco precedente, qualcosa tipo (beccatevi l’eresia) gli Screeching Weasel in overdose da Rancid e il sexypunk si fa + sporco e ruvido (addirittura punk ‘oi nella bellissima, da cantare in coro a squarciagola, M.I.B.). D’altronde 7 anni d’esperienza sulle spalle non possono che farsi sentire, nella nonchalance con cui Dany, Tommi, Marco e il Becio tengono insieme melodia e rumore ad esempio, con cui danno alla luce punkpop dal passo pesante e dall’alito rancido di birra, senza nessun compromesso all’orizzonte, duri e puri e tanto di cappello. Ora e sempre “noi facciamo quel cazzo che vogliamo!”. E lo si capisce nei testi incattiviti e ben poco accondiscendenti, contro stato e società repressiva e televisione. Bene! Molto molto vicini ai Punkreas degli inizi, a cui i Pornoriviste con questo ultimo lavoro dichiarano definitivamente battaglia x il trono di king-punk-band italica (conoscendo gli uni e gli altri rideranno di queste mie dissennate parole). E quindi. Nient’altro. Tutti a comprare il cd delle Pornoriviste allora e se poi a voi non piace regalatelo alla vostra/o amica/o tanto caruccia/o con i piercing, saprà bene come ricompensarvi……….

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