ZiDima
Cobardes 2009 - Noise, Indie, Alternativo

Cobardes

Non sono di certo fra coloro che, all'ascolto di un disco, cerca di scovare l'annata o il decennio in cui incastrare, a livello temporale, le sonorità che caratterizzano ogni singola opera. Non fatico però ad ammettere che "Cobardes" avrebbe forse giovato di maggiori attenzioni se fosse uscito negli anni 90; anche al più distratto degli ascoltatori, infatti, l'impressione sarà proprio quella di aver ripescato un album a caso di quel decennio senza averlo però mai ascoltato allora.

E invece la band milanese pubblica questa raccolta di canzoni (inedite, sia chiaro...) senza alcun timore di esser ricondotta a una scena musicale che per moltissimi di noi ha già fatto il suo tempo. Faremmo comunque un enorme torto alla band, con tutta la dimensione didascalica del caso da considerare, se inquadrassimo "Cobardes" solo nell'ottica del revival. Perché, una volta assodati gli aspetti relativi alla collocazione temporale, le 8 tracce mostrano una formazione assolutamente consapevole dei propri mezzi, alla quale bisogna riconoscere l'evidente capacità di sapersi confrontare con i grandi nomi di allora.

Gli Zidima (mi perdonino, ma per scegliere la ragione sociale avrebbero potuto ragionare qualche minuto in più...) sanno infatti scrivere canzoni e hanno ben chiaro in testa lo schema da seguire. Non mostrano incertezze e sanno come mantenere l'equilibrio, destreggiandosi abilmente anche quando si tratta di interpretare liriche sempre a un passo dal precipizio della retorica. Perché tornare sulla tragedia della caserma Diaz ("Diaz") senza riproporre la solita canzone barricadera, bensì dando a loro modo la parola a chi c'era quella notte, é una sfida che in pochi hanno saputo raccogliere - al punto che meriterebbe di essere la canzone manifesto per far conoscere quella storia ai nostri figli e a chi ancora purtroppo la ignora. Oppure l'azzardo di tradurre in versi la classica lista dei ringraziamenti ("Contatti"), una trovata dai risvolti inaspettatamente positivi.

Non molto altro da aggiungere, se non per scrivere che gli Zidima hanno credibilità da vendere, molto più di tanti altri epigoni (falliti) di quel decennio. E "Cobardes", con tutti i difetti del caso, é un album che riascolteremo volentieri anche a distanza di anni.

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