Buattitime
Strong antidots against a love soaps 2010 - Indie, Alternativo

Strong antidots against a love soaps

I Buattitime suonano post, qualunque cosa voglia effettivamente significare. Loro suonano roba che guarda alla realtà urbana da una prospettiva differente. Post anche nel senso di aderenza discordante che queste dodici tracce hanno con l'ambiente che le circonda. Microfoni sparsi a raccogliere suoni nelle situazioni più disparate. Musica che nasce calda e muore fredda, e viceversa. Il rock che arriva a smuovere le casse dove non t'aspetti e l'elettronica minimale che si insinua tra spigoli e fenditure rimaste ancora aperte. "Strong Antidots Against Love Soaps" arriva dopo "Eaten By A Grizzly", quell'esordio che li portò a dividere il palco con una delle band più sottovalutate degli ultimi anni, quei White Rose Movement ormai consegnati al passato. E proprio con la band inglese condividevano fino a qualche tempo fa quella predilezione per i suoni digitali a dispetto di quelli elettrici. In questo nuovo lavoro c'è però una sterzata che regala al suono dei Buattitime nuova linfa. Se infatti in alcuni pezzi la componente electro continua a predominare (l'open-track "They have to remember"), per buona parte dell'album sono le chitarre a dettare tempi e armonie. Ritmi polari e artici che si infettano di rock, avanzano con incedere lento, scavano a fondo ricordando la voracità dissonante di Killing Joke e Alice In Chains ("Il messicano", "Sandman"). Beat scarni e ipnotici che rimangono a costituire l'ossatura dei brani, ma che nella maggior parte dei pezzi vengono sovrastati da un tappeto di chitarre elettriche, senza lasciare comunque da parte quel gusto per la sperimentazione che li aveva portati in passato a incidere per la Chromium Records di Manchester. Densi, in bilico tra dolcezza e oscurità in un continuo gioco di contrasti, non devono passare inosservati. Sarebbe un peccato madornale.

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