biancociclope
Nella nostra parte destra 2010 - Rock, Pop, Indie

Nella nostra parte destra

Undici tracce per l'esordio di Bianco Ciclope, gruppo di Frosinone che presenta un disco pop che non spicca per particolari qualità, ma si mantiene nei pressi di una onesta linea di galleggiamento. La voce a dominare tutto, sotto musiche non molto incisive, ma capaci di beccare qua e là un riff o un passaggio azzecato. Il gruppo ricorda a tratti Lilli Burlero per i testi volutamente fuori metrica e una certa propensione al racconto. In altre occasioni, invece, si sentono echi di Artemoltobuffa nei rallentamenti improvvisi dei pezzi. Si parla di riferimenti lontani, giusto per dare qualche coordinata, perché in entrambi i casi si è ben distanti dai livelli raggiunti dai nomi appena citati. Manca il talento pop di costruire canzoni fuori dal tempo o la consapevolezza autorale di avere un mondo da raccontare o creare. Ci sono pezzi interessanti che meriterebbero sviluppi e approfondimenti da parte del gruppo ("Bambola di gomma", con un incedere da ballata dei Tre Allegri Ragazzi Morti) e altri che invece meriterebbero una bella riga sopra e un'esclusione dalla scaletta ("Rosso d'inchiostro" o "Tutti tranne lei"). Insomma, un ascolto che non lascia certo entusiasmo dietro di sé, ma nemmeno sconforto. Si sa, ci sono tanti tipi di esordio. Questo non rientra certo tra quelli fulminanti, ma per fortuna nemmeno tra quelli da cestinare. Come sempre, il consiglio è di osare di più, non importa in quale direzione. Perché un disco in cerca di coordinate è fisiologico, ma insistere su questa non-strada diventerebbe deleterio.

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