Explain
Sguardo Distratto 2011 - Rock, Pop, Alternativo

Sguardo Distratto

Il primo demo degli Explain non sembra promettere granché. Certo, è innegabile che la band milanese abbia fatto un ottimo lavoro in sede di registrazione. Ma l'ispirazione – quella cosa interiore, che prescinde (almeno in parte) dalla tecnica e dalla cura dei suoni – sembra fare difetto al quintetto: almeno la metà delle canzoni contenute in "Sguardo Distratto", purtroppo, appaiono inutili e insignificanti.

"Baciare i guai" è segnata da una melodia molto simile a quella di "Torn", di Natalie Imbruglia... niente di particolarmente innovativo, converrete. "La stanza" usa sonorità più rock, ma il risultato non è molto diverso: nel complesso il pezzo appare banale e già sentito, così come "Sedie scricchiolanti", canzone vicina alla forma-ballad, che sembra non avere veramente nulla da dire. Il discorso inizia a farsi più interessante con le due tracce finali. "Vanità mostrata" è sicuramente il brano più riuscito del demo: è energico, dalle sonorità aspre ed aggressive, dal testo interessante, è cantato con passione e rabbia. Ma, soprattutto, è originale e personale. "Lo scivolo d'oro", dal canto suo, può vantare dei suoni molto curati – grazie anche all'uso dei mandolini – ed un lavoro azzeccato fatto sulle voci. Riesce a creare un'atmosfera «da viaggio» che risulta sicuramente gradevole e suggestiva.

Al di là di questi due exploit finali, però, prevale il grigiore. È per questo che due strade e due prospettive diverse sembrano essere compresenti in questo demo. La prima strada è quella segnata da una vena più intima e particolare, che connota un brano come "Vanità mostrata": se la band sceglierà di seguirla, allora potremo aspettarci degli sviluppi futuri interessanti. La seconda, invece, è quella più pop e mainstream dei primi tre pezzi: se gli Explain la asseconderanno con decisione, allora temo che ben pochi si ricorderanno di loro.

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