Quello che propongono i Vanessa è essenzialmente un hard rock le cui coordinate sono a metà strada tra gli Accept e gli Holocaust. Si punta sul protagonismo dei singoli strumenti, con intere strofe costruite su un unico fraseggio. I testi sono permeati da concetti nichilisti sfocianti nel minimalismo, che li avvicina più alla scena hardcore che a quella del metallo pesante, spesso tronfio di autocompiacimento e inutile pomposità nell'affrontare argomenti triti e ritriti. Nei quattro brani che ci presentano, il grind fa spesso l'occhiolino anche al funk, facendo intendere che questi ragazzi sono aperti ad un possibile crossover, che potrebbe essere una buona via d'uscita da una condizione ancora indefinita e in costruzione.
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