The Crocs
...and the cradle will croc! 2011 - Pop, Alternativo, Hard Rock

...and the cradle will croc!

I The Crocs sembrano dei bravi allievi che hanno eseguito alla perfezione un dettato. Peccato però che a volte sta proprio nell'errore la genialità.

The Crocs, formalmente perfetti e senza anima. Bellini, bravini, un buon tiro, però. Però non basta. Non basta essere perfetti e avere un disco che suona bene, se manca l'anima, l'idea. Assomigliano a tanti e lì si perdono. Confesso che sarei curiosa di vederli dal vivo, perché tutto quello che esce da "...and the cradle will croc!" mi annoia a morte nella sua perfezione. Tutto risulta artefatto. Non saprei neanche dire quale pezzo di questo EP mi abbia colpito più degli altri. La voce di Antonio Calanna ha un bel timbro, ma del tutto impersonale. Dove sta l'arte in tutto questo?

I The Crocs sembrano dei bravi allievi che hanno eseguito alla perfezione un dettato, senza errori strutturali, dinamici, armonici e melodici. Peccato però che a volte la genialità stia proprio nell'errore. Potrei mettere questo EP centinaia di volte e scordarmi tre minuti dopo che sta suonando nello stereo. Insomma, The Crocs: come sottofondo siete perfetti, ma non graffiate proprio per niente. Addirittura a tratti mi sembrate “troppo”, talmente troppo che quasi m'infastidite. L'unico pezzo che potrei in parte salvare di tutto l'EP è "This world", che, con qualche aggiustatina qua e là, potrebbe quasi funzionare. Sicuramente radiofonici, un po' boy band. Però. Quando si decide di cantare in inglese bisogna avere una pronuncia perfetta, in questo caso il compitino proprio alla perfezione non vi è riuscito.

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