Divanofobia
Tinnitus 2012 - Rock, Pop, Alternativo

Tinnitus

Un progetto ancora acerbo - non completo - ma con buoni spunti di miglioramento. Resteremo a guardare.

La musica considerata come un posto nel quale mostrare il lato più profondo di se stessi, un luogo dove non vergognarsi di quello che si è o di quello che si vuole diventare. Esistono tanti tipi di fobie e, da quando esiste Facebook, ne hanno inventate centinaia. Con i Divanofobia ne è arrivata una nuova; non esistente - ovviamente - nella realtà, ma con una base molto solida che le dà valore.

La divanofobia consiste nell'aver paura della passività, che fa accettare tutto ciò che ci colpisce con rassegnazione e poca mobilità e fa vivere lasciandosi trasportare dalle onde. Giunti al secondo lavoro, questi ragazzi romagnoli si pongono nuovamente la sfida di combattere la passività, che circonda e uccide la società "moderna".

Il tutto viene affrontato con una base musicale molto solida: pop-rock saltellante che accompagna al meglio testi efficaci e poetici, curati con una maniacale attenzione. La band parla di "abbracci col senno di poi" oppure di "sfondare il tuo ottuso muro e poi toccare il vuoto con la mano, sentire se al di là di te si estende un altro abisso, un universo intero". Sfondare l'ottuso muro è come sconfiggere la superficialità, entrare all'interno di una persona e oltrepassare la maschera che ognuno di noi spesso indossa. Il vuoto, l'abisso, l'universo intero fanno parte di noi e del nostro animo; toccarlo e sentire il vuoto, scoprire noi stessi, è questo il senso.

"Tinnitus" è un bel disco. Il primo lavoro - omonimo - dei Divanofobia venne considerato come un "audace progetto poetico-musicale". Mi sembra difficile aumentare la considerazione che si ha di questo nuovo lavoro, resta per ora un progetto ancora acerbo - non completo - ma con buoni spunti di miglioramento. Resteremo a guardare.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.