Piatcions
Senseless>Sense 2011 - Psichedelia, Shoegaze

Senseless>Sense

Per chi ama i climi torridi della psichedelia inglese primi anni '90, questo è il disco italiano dell'anno

Non ho nessuna paura a dirlo: per chi ama i climi torridi della psichedelia inglese primi anni ’90, quell’incredibile connubio acido tra estatiche espansioni mentali e solidissima spinta rock’n’roll che arse furiosamente nei live e nei solchi dei dischi di band come Telescopes, My Bloody Valentine, Chapterhouse, Loop, Spacemen 3 e Spiritualized, “Senseless>Sense” dei The Piatcions è il disco italiano dell’anno. Potrei mettere il punto finale qui. Ma forse potrebbe interessarvi sapere che ad aiutare il gruppo di Domodossola nel registrare questa sua fatica c’è stato il sound engineer James Aparicio, di recente al lavoro proprio con Spiritualized e Liars.

È un Paese strano, l’Italia: oltre alle tante altre cose, è una delle nazioni in cui, dagli anni ’80 in poi, è stata più fertile la scena psichedelica, tanto in termini di numero di artisti dediti al genere, quanto di picchi creativi. Ma nonostante questo, il pubblico ha sempre risposto poco. Ora potete pentirvi e rimediare al vostro peccato. Thee Piatcions sono un grande gruppo, che copre una nicchia rimasta libera nel genere, tra gli incubi di Jennifer Gentle e Mamuthones, le atmosfere inquietanti degli Slumberwood, la furia quasi stoner e quasi metal degli Ufomammuth. Puro verbo brit, fatto così bene che Thee Piatchons hanno già detto la loro con autorità in terra d’Albione, nel minitour del 2010. E non si tratta di una band in ritardo storico, ma, per una volta, in perfetta simbiosi col revival internazionale dello shoegaze.

Lasciate che i colori si volgano nei loro contrari più accesi e solarizzati, che le vostre casse (no, questa roba NON si può ascoltare in cuffia: dovete sentire la botta nello stomaco) riversino tonnellate di lava incandescente, che la vostra mente salga su un’astronave interstellare alimentata a funghetti. Lo diceva Lester Bangs: dalla provincia verrà sempre l’ondata rock’n’roll più pura. Lasciatevi sommergere. Lasciatevi redimere. Spaccate le chitarre acustiche in testa agli insulsi e barbuti cantautori twee e guardate il mondo con occhiali a forma di caleidoscopio. E poi distruggetelo.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.