Dropp
432 Atmosfere 2011 - Elettronica

432 Atmosfere

C'è pur sempre posto per un ibrido fra new wave e odierne correnti elettroniche, anche quando il risultato complessivo appare poco convincente.

Fra atmosfere che ricordano la dubstep emotiva dei Moderat (“Karbon”), certi toni scuri di The Knife (“Silent Wolves”, “Angles of Earth”) e Plaid (l'immancabile omaggio orientaleggiante di “Akaraighi Ishimura”, parte di una tradizione italiana che vanta cose belle come “Chinese Restaurant” degli allora Chrisma e cose meno belle come “Tokio Fantasy” di Alessandra Mussolini) si muove l'esordio discografico del trio torinese Dropp: 7 tracce in formato canzone con una componente strumentale importante e convincente dal punto di vista melodico (vengono da citare in particolare “Moon-nooM” e il ritornello di “Loogram”), dove però i riferimenti musicali premono come le 432 atmosfere del titolo, incidendo sul risultato complessivo.

In particolare non convince del tutto la voce, sia nel timbro che nella dizione inglese: molto meglio infatti con i dovuti effetti, come nella prima parte della danzereccia “Pulsar”. Ci sono margini di miglioramento.

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