Paletti
Dominus 2012 - Cantautoriale, Pop

Dominus

C'è tanto Battisti ma non solo nell'ep solista del bassista dei The R's. Cinque canzoni che riescono a essere insieme italianissime e internazionali, e a farsi ricordare.

Lo dico? Lo dico. Sono una di quelli che considerano Battisti sopravvalutato. Sì, mi sto fustigando. Intanto però con l'altra mano scrivo che, avendo letto in ogni dove il nome del Lucio nazionale associato a quello di Pietro Paletti, partivo prevenuta nell'ascolto, ma mi sono dovuta ricredere. Ed è sempre bello ricredersi in positivo e ritrovarsi a canticchiare senza sosta cinque canzoni intelligenti e di ottima fattura.

Lo so, lo so, intelligenti e di ottima fattura uguale Battisti. Battisti non è sopravvalutato ed è il più grande musicista pop italiano di tutti i tempi, ma adesso parliamo di Pietro Paletti e di come questo ep stia in perfetto equilibrio tra coerenza ed eclettismo: coerenza nei temi trattati - che sono fondamentalmente incertezza esistenziale e ricerca di sé – e nel modo leggero di trattarli, con testi diretti e melodie frizzanti che restano impresse al primo ascolto.

Eclettismo nel passare con disinvoltura dalle atmosfere carioca anni sessanta della molto battistiana “Raccontami di te” a quelle elettrorock e vagamente psichedeliche di “Il geco”, dal tono colloquiale stralunato alla Max Gazzè di “Adriana” alle suggestioni più anglosassoni di “Alla mia età” e “Tricerebrale”. “Cos'è che fa di un uomo un uomo?” sarebbe molto bello capirlo. Intanto possiamo provare a dire cos'è che fa di un cantautore un cantautore: sincerità, buon gusto e complessa semplicità. Qui ci sono.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.