Yes Daddy Yes
Senza Religione 2012 - Rock

Senza Religione

Il ritorno dell'alt-rock passa per Salerno, è prodotto (bene) da Enzo Moretto degli A Toys Orchestra e suona come se gli anni novanta non fossero mai finiti.

Ciao, siamo gli anni novanta, vi siamo mancati? Tranquilli, siamo di nuovo qui. Li avete visti i Marlene a Sanremo? Come dite? Il dolcevita, la senilità e l'imborghesimento? E vabbè, il tempo passa per tutti. Ricordateli com'erano, e come eravate, quando sul dolcevita portavate la camicia a quadri, Cristiano Godano era il vostro sogno erotico antagonista e il rock alternativo la vostra religione. Che tempi, eh?

Chissà se questi giovani, che ai tempi erano bambini o giù di lì, diventeranno una religione per qualche altro giovane, che ai tempi era bambino o giù di lì. Di sicuro, si stanno guadagnando un posticino nel cuore di vecchi e nuovi adepti del culto del rock dalle intenzioni intellettuali, che si indovinano dietro muri di noise e voci strascinate. Sì, è vero, niente di nuovo sotto il distorsore, però tutto fatto bene e con convinzione, con un po' di synth e qualche giro di piano ad aggiungere colore, nonché una venatura power-pop che alleggerisce il pessimismo cosmico di fondo.

Le ingenuità non mancano, soprattutto nei testi (“Ci trattano come numeri”? Non si poteva proprio fare di meglio?) e anche nella scelta molto discutibile di inserire un brano come “My Memory”, completamente fuori stile (un blues molto roots, per di più cantanto in inglese. Anche carino, ma: perché?), però le basi sono abbastanza solide da far sperare in un futuro di ottime ballate per piccole e grandi iene.

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