I The Driftin' sono un quartetto casertano che suona blues elettrico, con testi che prendono le mosse dalle più comuni espressioni del dialetto napoletano, di comprensione abbastanza ostica per chi non mastichi l'idioma (è il mio caso) ma sufficientemente consoni alla metrica per non stridere all'orecchio. Il precedente illustre, ovviamente, è quello del primo Pino Daniele, da cui i nostri attingono anche certi suoni di chitarra e batteria stile primi anni Novanta e un certo gusto per la sovrincisione virtuosistica (la sezione fiati di "Adda passa' a'nuttat", per dirne una).
Tecnicamente un lavoro molto valido, anche se il suond - nondimeno un po' datato - lo penalizza un pochino, così come il cantato particolarmente fuori nel mix: probabilmente il difetto più evidente del disco, dato che sposta indiscutibilmente l'attenzione dell'ascoltatore dalla pregevole performance strumentale ai testi e alla voce (quest'ultima non sempre impeccabile nell'interpretazione). Proprio per queste sue caratteristiche il disco è consigliato soprattutto agli orfani del Daniele bluesman, piuttosto che agli appassionati tout-court di musica nera, che invece potrebbero restarne un po' spiazzati.
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