Ostkreuz Belvedere
Salerno Capitale 2013 - Lo-Fi, Sperimentale, Punk

Salerno Capitale

Un lavoro che non scende a compromessi con nulla, da prendere molto più seriamente di quanto un primo, distante ascolto possa suggerire.

Devo ammettere che all’inizio sono rimasto vagamente spiazzato. Poi però, piano piano, credo di essere riuscito a mettere a fuoco meglio tutta la situazione Ostkreuz Belvedere; l’opera di Paolo e Vincenzo. “Salerno capitale” conta sei pezzi per un totale di sedici minuti, pezzi partoriti in un garage dopo un viaggio da Berlino a Salerno. Ripeto, all’inizio sono rimasto spiazzato: Vincenzo parla, urla, anzi, sbraita ed elenca. Sapete quando nei crediti trovate scritto “voce”? Ecco, lui è voce, ma non canta. Lui dà voce. Paolo invece ha scritto di fianco “chitarre e musica”; nel senso che fa tutto il resto, e cioè accompagna Vincenzo nelle sue “letture”.

Perché “Salerno capitale” in fondo è questo: una serie di letture. Un Ep sperimentale, (post) punk, storto, aggressivo, anticonformista, critico, crudo e neorealista. Che poi, un qualche aggancio si trova eh, per carità; si trovano sempre. Qui, ad esempio, io ci vedo gli Offaga Disco Pax che hanno licenziato Max Collini e preso come sostituto Mangoni però strafatto. Offlaga Disco Punk. “Salerno capitale” è un lavoro che non scende a compromessi con nulla, da prendere molto più seriamente di quanto un primo, distante ascolto possa suggerire. Perché pezzi come “Dai Paolo dai” (qui si ride pure, così come nell’assurdissima “Quel giorno mia mamma non aveva voglia”), “Il picchiatore” o “Situazioni”, se li guardi da vicino, riflettono una rabbia lucidissima; cosa che ultimamente capita sempre più di rado di vedere. Ostkreuz Belvedere, invece, è un progetto artistico con un’estetica (sghemba ma) ben precisa. Bello, ficcante, fastidioso, estremo.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.