Una cover (la celeberrima "La casa" resa famosa da Endrigo, qui riarrangiata in una originale chiave mariachi), un remix elettro-acustico del suo tormentone "Corso Sozzi" (che non perde un grammo della sua contagiosa trasognatezza) e due nuovi brani: nel primo l'ukulele di Enrico si fa elettrico per buttarsi a giocare nella "Neve", che in fondo "noi siam fatti mica solo per lavorare", nel secondo col piglio cigolante di una vecchia bicicletta si racconta una storia di nonne, viti e guerra. E' "Vendemmia", composta nel 2011 per una compilation, e già premiata dal concorso “La Musica Libera. Libera la Musica” per il miglior testo dedicato alla Resistenza. Undici minuti, quattro pezzi, giusto un aperitivo a metà tra il vecchio album "Ho lasciato tutto acceso" (di cui "Respira bene" riprende anche la copertina) e quello nuovo, atteso per il 2014. Un ottimo modo, per chi non lo conosce, per avvicinarsi alla salutare leggerezza della musica di Enrico Farnedi.
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