Ahi, ahi, ahi Voice Over, ma un corso di pronuncia inglese no eh? Mi dispiace, ma la prima cosa che salta alle mie orecchie martoriate di questo disco è una pronuncia intollerabile, mi sarei aspettata quasi il "deng iu" finale. Non che in italiano vada meglio, visto lo spessore dei testi ("Non so a cosa credere / non so più distinguere / ogni tua parola dal veleno / dietro quella maschera senza uscita / parassita della tua vendetta / la tua banalità / la tua difformità / ennesima conferma che tu / sei un'ombra nera dentro me / convinto di resistere / ma senza alcuna vita / distruggi quello che non hai / ciò che ti fa paura / ti credi quello che non sei / una persona vera"). Tutti vorrei trascriverveli, perché certe volte trovarseli scritti davanti fa un altro effetto, più consapevole.
Nella parte musicale poi si riflette questa sostanziale mancanza di idee: i timbri sono superati, e questi chitarroni da hard rock che qualche volta sforano nell'epic metal (senti l'apertura "Betrayal") sono decisamente eccessivi. La voce spesso non è all'altezza, stenta sulle note più alte ("Velaria"), e poi, il growl sulle parole finali di ogni verso di "Ombra" era proprio necessario? No Voice Over, mi dispiace, ma qui è tutto da rifare.
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