Questo “Nel Vostro Recinto” segna un netto passo avanti dal precedente EP, va detto, soprattutto da un punto di vista tecnico, eliminando quel suono casereccio tipico degli esordi. Ma, a parte essersi rivolti ad uno studio di registrazione e aver curato meglio le performance dei musicisti, i miglioramenti non sono poi così tanti: abbiamo ancora lo stesso ska italiano di sempre, ad un passo dal demenziale in stile Vallanzaska ma senza le acute intuizioni sparse nei testi della band milanese, anzi sono proprio i testi a sembrarmi il punto debole di questa band, nata fra i banchi di scuola e che propone canzoni più che retoriche, a metà tra il corteo studentesco e i ragionamenti da bar (“Anarchia”, ad esempio). Quando puntano ad essere più spensierati il risultato è bello centrato: far musica che fa divertire e ballare la gente è già un nobile obiettivo, dovrebbero prenderlo meglio in considerazione e lavorarci su.
Il disco, quindi, funziona solo a tratti: qualche bel giro di fiati l'hanno azzeccato e, più in generale, hanno un suono diretto, quasi sfrontato, il che gioca a loro favore. Ci sono delle potenzialità insomma, e l'età è dalla loro. Hanno ancora tempo per crescere.
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