Io, Lisa e la Cioccolata
Povera, stupida demo 2013 - Hard Rock, Pop rock

Povera, stupida demo

Brani che non soddisfano, suonano vecchi e polverosi. C'è ancora tanto lavoro da fare.

“Povera, stupida demo” non partirebbe neppure troppo male, se non fosse che pensi che ha un bel tiro solo per la prima manciata di secondi. Dopo di che è tutto uno storcere il naso. Le sonorità banali, con quei chitarroni grezzi e ruvidi, i testi scialbi (da “Ogni cellula”), l’atmosfera polverosa e vecchia. La produzione lo-fi (ok, è una demo va bene, ma si poteva fare di meglio) non aiuta di certo, mi sembra di essere catapultata negli anni ’90 quando i cd venivano passati agli amici con un “oh ascolta questo, l’ho trovato in casa!” e la durata dei brani, che sfiorano –e spesso oltrepassano– i cinque minuti, rende il tutto più faticoso da seguire. Così tanto che la testa si trova ben presto a viaggiare altrove. Sento anche un tentativo di voler ricalcare accordi simil The Who (quelli di "Behind Blue Eyes", per intendersi) in “L’alcova di Morfeo”, e mi si rizzano i peli sulle braccia.

Ovviamente ai componenti della band non manca la tecnica, che si percepisce soprattutto negli assoli sparsi in qua e in là, ma questo non basta e non soddisfa. Gli ascoltatori pretendono di più, vogliono una scossa, esser colpiti alla pancia, quantomeno se ci si definisce un gruppo hard rock, o sbaglio? C'è ancora tanto lavoro da fare.

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