A volte, nelle sempre più prolisse note allegate ai dischi, mi capita di leggere pure un abbozzo di ciò che il gruppo di turno si aspetta che io scriva di loro. A questo giro, invece, i Matilda hanno deciso di lasciarmi totale carta bianca: e che caspita ragazzi, almeno dite come vi chiamate!!!
Comunque sia: 4 pezzi che si rifanno pesantemente alla tradizione, ma non fatevi ingannare dal suffisso it che troneggia nel nome di questo spazio: la tradizione è quella d’oltreoceano. L’iniziale “Dylan’s revenge” rimanda ai Pearl Jam più rilassati (i quali, a loro volta…), mentre nel finale di “Two brakes” (registrazione live a Radio Fragola) e in tutta “The last” sono lapalissiane le influenze della black music. 15’ circa che filano via lisci lisci, grazie anche ad un suono particolarmente curato - indicativa in questo senso la collaborazione con Dj Colour in “Bones”.
Non c’è da gridare al miracolo, quantomeno però, i timidissimi Matilda, mi sono serviti da distensivo nel mezzo di altri ascolti ben peggiori.
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