Alabama, Mississippi, Louisiana, Texas, il Sud degli States, le distese delle piantagioni, l’ombra di un albero, un cappello in testa, un cerchio attorno a un fuoco, un’armonica, una chitarra acustica, uno scenario western.. tutto questo è "Beyond the Yellow Line" (parentesi sulla copertina, ve la ricordate La Linea di Osvaldo Cavandoli?!).
Che dire, voce alla Tom Waits in "Jersey Girl", più roca e sporca, una voce soul, profonda. Un sound convolgente ed atmosferico, lo stesso inizio con "Hold you" già preannuncia una completezza ed una fusione tra voce e chitarra acustica, che poi si ritrova in tutto il disco. Non aspettatevi però una continuazione soft, i toni cambiano già da "Muddied pride" e distorsioni appaiono in "Your name".
ll folk e la tradizione americana permangono comunque in tutto l'album, in “To the Shore” e “Dream of" (degna conclusione), grezze ballate con assoli di stampo blues, in "Easier" in cui ritroviamo il tanto amato Neil Young. Lascio appositamente per ultima “Rain On”, il pezzo migliore, e che richiama gli sconfinati scenari western di Sergio Leone, o le rocambolesche avventure di Tex Willer. Un album ben fatto, dall'inizio alla fine, non c'è una virgola fuori posto, una piacevole scoperta che consiglio a tutti coloro che amano la grande tradizione americana.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.