Micecars
A S I M O / I 2014 - Pop rock

A S I M O / I

Il primo fuoco a volontĂ  social dell'indie italiano

Si parla appena del 2006 ma è già roba che un ventenne non capirà. D’altronde non c’erano gli iPhone ma c’erano i Nokia temprati da mille cadute. Non c’erano gli #hashtag ma c’erano i grazie per l’add. Non c’era Spotify ma c’era il forum di Rockit. Erano gli anni di MySpace quando i romani MiceCars pubblicavano l’ottimo “I’m The Creature”, uno dei cd più discussi del periodo. Fa quindi un certo effetto tornare a recensire una band che sperimentò quello che probabilmente è stato il primo fuoco a volontà social dell’ambito indie italiano.

“ASIMO” è un’opera che presto - presto? - verrà ampliata da altre canzoni. Ma già adesso ha l’aspetto di un progetto ben definito. Ciò che salta fuori è che, otto anni dopo, i MiceCars del 2014 sono piuttosto differenti rispetto ai MiceCars del 2006. Tutto il lato Pixies - e anche certe sfumature Broken Social Scene che tanto facevano sperare in un nuovo miracolo italiano - è andato a perdersi nei ricordi di quel che è stato. Restano i falsetti appiccicosi tipo i primi Klaxons - ancora 2006, manco a farlo apposta - e un approccio sofisticato e sfuggente, in una ricerca sonora simile per alcuni dettagli a quella portata avanti dagli A Toys Orchestra.

È una ripartenza nella quale si balla parecchio come da tradizione dell’indie rock britannico d’alta classifica. “Mutual Destruction Assistance” apre la scaletta con gli elementi che, in varie forme, ritorneranno per tutta la durata dell’album. Dunque strofe sottili da canticchiare senza alzare troppo la voce e bassi rotondi a dettare il tempo di un quattro quarti standard. Poi c’è “Map” che è la vera sorpresa del disco. Una ballata sexy e decisamente black che vibra sottopelle attraverso la voce granulare di Gabrielle Kidane. “Volunteer” invece gioca su due fronti diversi ma connessi. C’è l’apertura trattenuta e accennata, col falsetto di rigore e la melodia da big babol. E c’è il crescendo finale ad alti volumi che è un gioiello di malinconia leggera.

I MiceCars nella loro seconda vita sembrano aver trovato motivazioni inedite per riprendere una storia che si era persa troppo presto. Magari non animeranno più i dibattiti di un tempo - o magari sì. Però l’ispirazione non manca e già questa è una buona notizia.

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