NI NA (New Idea No Artist)
New Idea No artist Ep 2014 - Indie, Electroclash, Dance

New Idea No artist Ep

Nostalgia, sogni, acidi, radiofonia e un po’ di sana trasgressività da clubbing londinese: il tutto dentro una manciata di transistors.

“New Idea No Artist”. Purtroppo, o per fortuna, dietro questa sigla provocatoria e accattivante non si nasconde alcun progetto antagonista e anticommerciale, alla stregua della No Wave newyorkese di DNA e Contortions, tanto per capirsi, quanto più semplicemente le incontenibili voglie elettroniche di un giovane duo ferrarese. Giacomo Tebaldi e Luca Rizzo escono dalla sacca placentare dell’anonimato con un poker di elucubrazioni sintetiche che fanno della commestibile trasversalità la loro ragion d’essere. Sopra un irrequieto letto di transistors si consuma l’amplesso sonoro tra alienanti pulsazioni metropolitane, fantasie cosmiche, metronomie bristoliane e spasmi pop-danzerecci dalle tinte violacee.

A dettare i tempi una instabilità emotiva che si ciba di nostalgia, sogni, acidi, radiofonia e un po’ di sana trasgressività da clubbing londinese: al di là delle irrinunciabili, quanto ormai convenzionali, vocalizzazioni via vocoder di scuola Daft Punk (“Bushido” e “Time pollution”) i NI.NA. non si fanno mancare né familiari sballi da consolle alla Chemical Brothers né certe piacionerie (per nulla irritanti) alla Planet Funk, palesando persino alcune affinità elettive con la più recente Tying Tiffany (evocata da Alice Pisano in “Columbus”).
Il torbido finale depechemodiano, da dark room, di “Hermund”, scatena, infine, strane vibrazioni su velluto nero, anticipandoci, chissà, l’auspicabile sceneggiatura del prossimo progetto (full lenght?).

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