"Instrumental Control" nasce a Bergamo perchè li staziona il beatmaker Zreticuli, ed è il suo primo lavoro strumentale interamente autoprodotto e mixato; una decina di minuti appena per cinque tracce sonore, tra campionature (tr)hip-hop e drum and bass, e attimi di soundtrack. L'elettronica cerebrale e ipnotica di "Red Pills" sposa il mood, ampiamente sospeso nel ventesimo secolo, di "Brainwash", una drum and bass rivelatoria e sibillina. Il trip hop oscuro di "Get the Fuck Away" porta all'IDM di "Morecontrol" (la traccia più affascinante di questo ep) per poi scemare tutto nei sogni mistici di "Keep On" (traccia, invece, di cui si può fare a meno).
Siamo davanti a un ep che rivela, per certi aspetti, suoni che hanno a che fare con l'anima, con le sue recondite vie, suoni che diventano pensieri e momenti di puro relax emotivo, una specie di percorso emozionale elettronico. Le difficoltà e i difetti tipici degli esordi si sentono tutti (originalità in primis) ma sarebbe deleterio sottolineare solo questi aspetti in un mini album che resta comunque apprezzabile.
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