Don Boskov
Istruzioni per allontanarsi ancora un po' 2014 - Indie, Emo, Screamo

Istruzioni per allontanarsi ancora un po'
02/01/2015 - 09:00 Scritto da Carlotta Freni

Il sorprendente biglietto di presentazione di un gruppo di cui sentiremo molto parlare

Istruzioni per iniziare al meglio questo 2015. Smaltito l’hangover di Capodanno, e sperando di non aver perso totalmente la memoria, c’è bisogno di risollevare un po’ l’udito frastornato dai vari concerti trash nelle piazze italiane e ascoltare qualcosa di nuovo e rigenerante, tipo un ep d’esordio che lasci il segno. Bene, mettere in play “Istruzioni per allontanarsi ancora un po’” significa non solo ascoltarsi un sorprendente debutto, ma anche fare delle riflessioni su cosa ci ha veramente sorpresi durante questo 2014 appena trascorso.

In un anno pressocchè scarno di esordi di spessore nel genere, queste cinque tracce parlano da sole e raccontano la creatività di un gruppo che non solo vuole emergere, ma che a galla ha intenzione di rimanerci per un po’. I Don Boskov si sono assunti una grande responsabilità: hanno voluto farsi conoscere con un ep che li ha segnati a vita, perché dopo un cinque tracce del genere non puoi sicuramente tirarti indietro e dare un po’ meno nel successivo, e a dir poco tassativo, full-length.

Al primo ascolto “Istruzioni per allontanarsi ancora un po’” colpisce, ha qualcosa di dissolto tra le tracce, una droga che ti induce a riascoltarlo. È come se avessero montato dei propulsori screamo alle aperture post-rock, facendo combaciare due generi difficili da avvicinare. Forse ciò che rende così bello questo ep non è neanche la perfetta fusione tra il post-rock e post-core. Probabilmente la chiave di tutto è in “Caverna”, un pezzo potente, dal testo chiaro e diretto, con una conclusione secca che lascia senza parole, oppure è nascosta in “La miseria dell’inverno” e nei suoi riff che ti rimangono in testa per ore. Probabilmente la si può trovare in “A casa anche oggi” dove la linea post-rock viene messa in pausa lasciando spazio ad un cantato leggermente pop continuando a picchiare fino alla fine, oppure sarà l’intro onirico di “Antenna” e la sua disperazione generazionale.

Oppure semplicemente i Don Boskov hanno voluto dimostrare di essere bravi e di saper suonare alla grande.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.