Ribelli al Bar
Giochi di Potere 2014 - Punk, Punk rock

Giochi di Potere
07/01/2015 - 23:59 Scritto da Ex User104731

Un disco per gli appassionati del genere, punk old-style fortemente anticonformista

Capiamo già dal dialogo del primo brano che l'obiettivo di quest'album è quello di rimuovere quel particolare "terribilmente marcio nel nostro paese" tramite la forza delle parole e della musica con la quale sarà possibile riemergere da una realtà che I Ribelli al Bar fotografano come degradante, presentandoci un punk costruito dai canoni comuni che sempre hanno definito questo genere nato appunto per anti-conformismo.

Riescono a far sentire la loro voce, questo è sicuro; hanno voluto descrivere il loro lavoro come "full lenght auto-prodotto in cui abbondano chitarre dai riff graffianti e percussioni che non esitano a esplodere in un sound corposo che mantiene alta l'attenzione sull'album dall'inizio alla fine". In effetti, riguardo ai riff graffianti e alle percussioni, non hanno tutti i torti: abbondano; forse però, proprio a causa di questa caratteristica, sommata alla ripetitività delle melodie vocali, l'attenzione, più che restare alta dall'inizio alla fine, finisce col dissolversi subito senza neanche permetterci d'arrivare a metà dell'album. È un disco che appassionerebbe senza dubbio gli accaniti amanti del genere, ma che si fossilizza troppo sui suoni chiave del caro e vecchio punk risultando monotono (ci sembrerà d'aver addirittura avuto un deja vu ascoltando "Il peggiore" che non a caso conserva delle linee melodiche parecchio simili a "Facce lontane"), ad eccezione di alcuni attimi interessanti come in "Per quello che non va", dove l'introduzione riesce a contraddistinguersi con atmosfere differenti rispetto al resto, o in "Federica", bonus track che si orienta verso dei suoni sempre aggressivi, ma decisamente più ska con un ritornello già più melodico ed orecchiabile che si ricorda dopo il primo ascolto.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.