nikelodeon
nikelodeon 2015 - Etnico, Post-Rock

nikelodeon
26/02/2015 - 23:30 Scritto da Daniele Trombetta

Un ep sicuramente ricco di sonoritĂ  che per tutte e sei le canzoni non viene a noia.

L'ep d'esordio dei Nikelodeon (nome preso dai primi cinema americani, costruiti nelle periferie e così chiamati perché il costo d'ingresso era appunto di un "nichelino"), dal titolo omonimo, ha delle sonorità molto interessanti, colorate, belle. Si capisce fin da subito che i musicisti sono dei veri musicisti, troviamo strumenti come violini, tamburelli, flauto traverso, pianoforte suonati molto bene, creando giri armonici e finte "improvvisazioni" che rendono questo ep qualcosa di piacevole da ascoltare.

I testi e la voce assomigliano a quelli di Giuliano Palma, intonata, senza nessuna sfumatura particolare, ma che tende ad imitare lo stile neomelodico italiano, mentre la musica ricorda le vere improvvisazioni dei concerti del "caro" James Brown, creando un mix che lascia non pochi dubbi.
I musicisti del gruppo fondono insieme le loro esperienze musicali: Leo Martina, ad esempio, ha lavorato con Paolo Conte, Andrea Alesso con Arisa, Glaime Mannias (voce del gruppo) è un musicista jazz, ed infine Edoardo Luparello, il batterista, ha suonato in gruppi jazz e rock. Unendo queste esperienze hanno dato vita ad un ep sicuramente ricco di sonorità che per tutte e sei le canzoni non viene a noia.

È un album leggero, da sottofondo, niente di impegnativo, ma sicuramente promettente. L'unica pecca sono i testi, che lasciano non poco a desiderare, e fanno capire che sono più bravi nello scrivere la musica che i testi. Spero, che questa piccola critica, sia da auspicio per la futura ricerca, non solo di sonorità belle e ricche, ma anche di testi interessanti che non siano pensati solo come un contorno.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.