Lourdes Rebels
Snuff Safari 2015 - Sperimentale, Elettronica

Snuff Safari

Scenari esotico/industriali saturi di insidie e misteri, come nel più classico dei cruenti film-documentario degli anni ’70.

Trasfigurando – forse senza neanche volerlo – il titolo di quel gran bel disco degli Air del 1998 che rispondeva al nome di “Moon safari” gli emiliani Lourdes Rebels vengono a proporci un safari, appunto, di tutt’altra natura, che alle retro-futuristiche atmosfere del duo parigino preferisce meno concilianti scenari esotico/industriali, saturi di insidie e misteri.

Rodolfo Villani e Luigi Bonora si dotano di un agguerrito armamentario analogico/digitale per approntare un cinematico impasto elettronico che tanto deve a certa cruenta cinematografia documentaristica degli anni ’70. Tastierine giocattolo distorte, sei corde sinuose e bassi battenti, campionamenti sparsi e gelide drum-machines, intrecciano frequenze disturbanti e melodie fantasmatiche all’interno di una potenziale, quanto funzionale, colonna sonora: il basso luciferino di “Pharaoh excuses” introduce i rumorismi orientaleggianti di “Skate Mecca”, “Apuro liquido” è pura ipnosi lisergica travestita da violino, la title-track dispensa oscuri cerimoniali pagani commisti a ruggiti felini, la suite caleidoscopica di “Jungle ghost” è pura black music ’70 riformattata, e se “Bovary” si muove come un piano sequenza psicotico sulle orme del primordiale Battiato, “Nestke” recupera tutta la serenità perduta in una matassa di festose percussioni tribali.

A nobilitare il tutto anche l’artwork vintage fumettistico della copertina, curato dallo stesso Bonora sullo stile dei vecchi “tarzanidi”. Direi che può bastare per dedicargli doverosamente un ascolto, no?

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.