Un accompagnamento di 20 minuti in perfetto connubio con la coltre grigia che avvolge la Bassa Padana, nel classico scenario di una fredda mattinata di autunno. "Dendrophilia" è interamente caratterizzato da una forte e costante impronta stoner che, prendendo le distanze dalla sua connotazione rock, va ad abbracciare i toni cupi e nebbiosi dello sludge, addensati da una dose di grunge che dà una connotazione a tratti dilatata e ancora più genuinamente rumorosa all'intero lavoro.
I brani lasciano molto spazio agli strumenti, riuscendo molto bene a differenziarsi a livello compositivo, come ad esempio in "Malinconia estiva" dove la linea di basso iniziale riesce ad evocare un'atmosfera veramente malinconica e leggera. "Dendrophilia" in virtù della voce femminile, echeggiante e strozzata, riesce a ricordare i lavori dei Kylesa o Royal Thunder. Complessivamente è un lavoro suonato e strutturato molto bene, apprezzabilissimo dagli amanti dei suoni lenti ed abrasivi.
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