Primaluce
Raw Material 2004 - Rock, Psichedelia, Grunge

Immagine non trovata

C’è poco da fare: il grunge è una vera e propria fabbrica che sforna band con la stessa precisione e puntualità di una catena di montaggio. Sì, perché gran parte dei demo ricevuti e molte di quelle band che si ascoltano durante manifestazioni per emergenti hanno il marchio di Seattle impresso a fuoco sulla pelle.

Niente di male, nobile ispirazione, ma verrebbe voglia di ascoltare qualche contaminazione/derivazione interessante.

Che anche i Primaluce non siano un’eccezione lo capisci già dalla copertina del loro demo che ricorda quella di Binaural dei Pearl Jam. Tuttavia metto nel lettore il CD e sembra che questa sia la volta buona: grunge sì, ma non con uno spirito ed una attitudine Seventies che non dispiace, anzi! E così accade che in “Sweetie Jack” (brano che apre il demo), tra sofferenze vocali alla Vedder si aprano assoli chitarristici acidi (del resto anche Hendrix era di Seattle, no?) e sonorità smaccatamente ’70 (anche se manca purtroppo quella maturità necessaria a rendere il tutto meno superficiale e più credibile).

Purtroppo il resto del disco fila via come da copione. Non è da buttare via, ma sbava troppo nell’ inseguire le soluzioni di Gossard&co, a partire dalla voce (sembra di ascoltare Eddie Vedder un po’ raffreddato) fino ad arrivare alle scelte stilistiche e di suono.

Alla fine la domanda che ti poni è sempre la stessa. Perché ascoltare un’imitazione piuttosto che l’originale?

Del resto anche la qualità della registrazione (quelle distorsioni così “zanzarose”!!!) non rende giustizia alla potenziale energia della band. Lo rimetto volentieri il demo dei Primaluce, ma senza aspettarmi grandi scossoni emozionali, con il desiderio di ascoltare quanto grande sia l’influenza del grunge style. Troppo!

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.