Signor D
Storie Sociali e Private di un Essere Superiore 2016 - Rap, Hip-Hop

Storie Sociali e Private di un Essere Superiore

Un disco che, nonostante le buone premesse, fallisce clamorosamente.

Fare rap (soprattutto contenutisticamente interessante) è prendersi una responsabilità, caricarsi un po' il mondo sulle spalle, elevarsi portavoce di qualcuno e qualcosa per sputare sul microfono parole di un significato così universale e assoluto che, subito dopo averlo fatto, quasi neanche ci credi più. Essere consapevoli di questo e decidere di fare comunque rap è sicuramente un atto di consapevolezza.
La sostanza, come però ricorda Wittgenstein, è forma e contenuto e, seppur l'impegno del Signor D sia quasi tangibile, è proprio la prima che fa sentire la sua assenza in maniera pesantissima. Certo, Signor D ha voluto sicuramente fare le cose per bene, affidandosi ad un nome come Musta per il mastering e dando una struttura all'opera, dividendola in due sezioni con due diversi intenti narrativi. Ottime premesse, indubbiamente. Nonostante questo, i limiti tecnici del signor D nello scrivere e nel rappare sono evidentissimi e un vero ostacolo alla riuscita del tutto. Volendo anche soprassedere sulla difficoltà nell'andare a tempo (cosa che nel 2016 è praticamente imperdonabile), è proprio la scrittura il problema maggiore. Per l'intera durata del disco non si sentono altro che lamentele: il Signor D punta il dito verso degli indefiniti "altri" per poi, nella seconda metà del disco, raccontarci un po' della sua vita privata e del rapporto con le donne. Il modo in cui ci parla di tutto ciò, però, è privo di carisma. Nonostante all'interno del disco ci siano episodi più convincenti di altri, non ci siamo proprio.

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