Caldo ma non intimo, il racconto di "Follow the Bird" è un insieme di ballate che non parlano all’animo ma che piuttosto si contrappongono al mondo esterno; un ep ricco di languide melodie che portano la firma del progetto italospagnolo nella figura cantautorale di Mike Sun. La stanca di “The Black Box” purtroppo rintracciabile in tutti i cinque pezzi del disco, lascia spazio alla traccia più interessante “Birds Fly” che pur trattandosi di un brano non irresistibile, ne risalta l’ottimo arpeggio di chitarra sapientemente arrangiato alla sottile e misurata forza evocativa degli archi, a rivangare però impietosamente la maestria dei R.E.M. di “Daysleeper”.
L’invana ricercatezza ritmica porta all'incerta “Follow the Bird” andando a fiaccare l’interesse per un ep già provato negli ascolti nonostante la sua breve durata. “Berlin Jerusalem” la più malinconica del repertorio, trova nei fiati il suo momento migliore sfiorando solamente il potenziale creativo dell’artista, non ancora maturo per squarciare totalmente una passività di melodie imprigionate in una gabbia di emozioni rimaste in parte represse.
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