Esattamente centoquindici anni fa, il compositore francese Maurice Ravel, famoso in primis per opere d'orchestra come "Boléro", dopo essere giunto alla sua opera trenta in carriera scrisse una composizione descrittiva e sperimentale chiamata "Jeux d'Eau". Tutti gli acuti, arpeggi e accordi proposti cercavano di evocare il continuo fluire o il ristagnare di uno degli elementi cardine della Terra: l'acqua.
Nel loro breve e ondivago ep del 2016, intitolato "Natural Waves", gli AWHYL pongono allo stesso modo come tappeto sonoro delle quattro tracce proposte un'onomatopea che schizza tra zampilli e brevi rapide d'acqua.
In parole semplici, nel downtempo elettronico utilizzato per tracciare il sentiero di scorrimento della musica dell'ep vengono interposti motivi e ripercussioni di effetti che tracciano una surreale presenza di acqua tra le pause dei beat utilizzati. Di fatto, se nella traccia di apertura "Natural Waves" il movimento delle onde è esplicitato da un dubstep melodico e sempre rallentato, nel secondo pezzo, il cui titolo "Xinyi" riporta a terre (o forse, per meglio dire, a specchi d'acqua) separatiste di Taiwan, gli acuti di synth e gli effetti elettro ed ambient sono cadenzati da un ritmo fortemente sincopato e da una batteria elettronica adesso più viva.
Il doversi districare tra stagni e imprevedibili pozzanghere è descritto nella terza traccia, di nome e di fatto "Three". Il logico video associabile alla canzone potrebbe essere ricreato da un avventuroso protagonista che si dimena in una palude, piena di ostacoli ed umidità, e con tanta acqua salmastra nei dintorni. Sarà il breakbeat suonato che scorre nella sua mente a portarlo in salvo. La conclusiva "Pavillion Court", infatti, può allo stesso modo rappresentare la fase finale dell'ep in cui le onde e l'energia dell'acqua sono vinte e frantumate a colpi di beat, synth ed effetti incontrollabili.
Come "Jeux d'Eau", anche "Natural Waves", rappresenta dunque un esame musicale, facilmente ascoltabile, anche perché di breve durata, che è in grado posizionare il trio dei componenti degli AWHYL come artisti da tenere sott'occhio all'interno dell'ormai vasto bacino di compositori di elettronica italiana.
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