Egon [Livorno]
s/t 2004 - Sperimentale, Alternativo, Acustico

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Pesco nello scatolone dei demo allo stand di Rockit al Mei, complice di una casualità mai pari al robot-smista-cd, mi colpisce il demo degli Egon, per la raccomandabile brevità della scaletta, di soli tre pezzi, e per il foglio a quadretti scritto a biro assurto a “copertina”.

Tale ostentata semplicità non corrisponde però a un minimalismo sonoro: “Mediamente” comincia con una bella intro di basso, c’è tensione, e la melodia della voce, affatto banale, mi ricorda i primi Bluvertigo. Trattasi di pop onesto e raffinato supportato da efficaci intrecci di chitarre acustiche, elettriche e financo classiche. “Tom & Jerry Show” sposta il sound in territori elettro-tribali, ottima ancora la voce e i cori, non da meno la linea ossessiva della tastiera, alla “Baba O’Riley” degli Who per intenderci, una specie di progressive aggiornato ai nostri giorni. Suggestivo anche l’incedere di “Monito(r) Blù” con tanto di zapping televisivo, una critica riuscita visto che mentre ascolto Costanzo in cuffia, ce l’ho anche sul mio televisore: praticamente un videoclip in diretta! L’effetto è assimilabile ai collage sonori di Battiato degli anni’70, con un contenuto decisamente più trash.

Infine, degli Egon si avverte la buona padronanza dei propri mezzi, soprattutto dello “strumento-studio di registrazione”. Il risultato è un prodotto sicuramente originale che colpisce, ma ancora carente di quel quid per affondare il colpo. Buon lavoro.

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