Il rock è morto, il mambo no. Ovviamente c'è dell'ironia nel titolo del quarto e ultimo brano di questo ep. Ironia che è un'apprezzabile componente della personalità degli Adam Carpet, presente ma non ingombrante, che non intacca mai la qualità e la serietà della proposta, che continua a spaziare in un universo rock (appunto) sui generis, un po' post ma, soprattutto, molto electro: dagli sfacciatissimi anni '80 synthetici e industriali di “Hector Mann” (ispirata al “Libro delle illusioni” di Paul Auster), ai toni dark wave della title-track, passando per il groove sinuoso di "Miss Prudenzia Young" alla vena ritmica appunto vagamente latin di “Rock Is Dead, Mambo Is Not”.
Facciamo che sono tutti vivi?
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